Saggistica Samguk Yusa삼국유사
Ilyeon   |   일연
본문
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TitoloSamguk Yusa
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AutoreIlyeon
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TraduttoreMaurizio Riotto
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Casa EditriceCarocci Editore
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Anno di pubblicazione2020
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GenereSaggistica
Donne di Choson: The Ladies From the Past
25.05.14 Articolo successivoPellegrinaggio alle cinque regioni dell'India
25.05.14댓글목록

Bombelli님의 댓글
mariob 작성일
Scritto dal monaco buddhista Iryŏn (1206-1289) durante la dinastia Koryŏ, in un periodo in cui la Corea cercava di consolidare la propria identità culturale e spirituale dopo le invasioni mongole. Iryŏn, uomo di profonda formazione religiosa e storica, raccolse antiche leggende, miti, racconti popolari e cronache riguardanti i tre regni coreani di Koguryeo, Paekje e Silla, oltre a episodi delle prime epoche della penisola.
Di più, sottolineiamo la preziosa ‘Premessa’ di Maurizio Riotto in questa versione italiana: “Iryŏn è un coreano di quasi ottocento anni fa che scrive in cinese e parla a sua volta di cose più vecchie di lui di secoli che talora, per sua stessa ammissione, egli neppure conosce o conosce in modo molto superficiale” (p. 53).
Ciò non impedisce di considerare, al contrario rende ancor più affascinante, il SAMSUK YUSA una delle opere più preziose della cultura coreana, perché: conserva tradizioni orali e miti che diversamente sarebbero andati perduti; è una testimonianza unica della cultura medievale coreana e della sua capacità di convivere tra sciamanesimo, buddhismo e confucianesimo, proprio perché si trova a rappresentare uno spaccato storico particolare e fecondo della cultura e della storia della Corea. Ancora oggi continua a ispirare letteratura, arte e rappresentazione cinematografica attingendo all’immaginazione iperbolica che l’Autore utilizza nella presentazione di miracoli, intrighi di corte, imprese militari e costruzioni di templi per l’edificazione e il bene del popolo.
Di grande interesse la lunga presentazione che questa edizione italiana compie (pp. 7-50) di tutta la strumentazione necessaria per comprendere la lingua, la cultura, la storiografia del periodo trattato. Non da ultimo, per gli studiosi e per gli appassionati, da p. 637 la trascrizione del testo cinese; ugualmente la bibliografia selezionata e accurata con specifico riferimento all’Opera.



