Romanzi Libreria Hyunam-dong어서오세요, 휴남동 서점입니다

Hwang Bo-reum   |   황보름

본문

  • Titolo
    Libreria Hyunam-dong
  • Autore
    Hwang Bo-reum
  • Traduttore
    Mary Lou Emberti Gialloreti
  • Casa Editrice
    Giunti Editore
  • Anno di pubblicazione
    2024
  • Genere
    Romanzi
Yeongju ha fatto tutto quello che ci si aspettava da lei: andare all’università, sposare un brav’uomo e trovare un impiego rispettabile. Ed è andata avanti così per molti anni… ma quando ha cominciato a svegliarsi con il terrore di recarsi in ufficio, ha capito che c’era qualcosa che non andava. Si chiama “sindrome da burnout” e travolge le persone portandole al limite. Esaurita dallo stress e da un matrimonio insoddisfacente, Yeongju decide allora di abbandonare tutto per realizzare il suo sogno più grande, quello di aprire una libreria.
“Hyu” in coreano vuol dire “riposo”, quindi non può che essere un segno del destino l’aver trovato un fondo nel quartiere di Hyunam-dong. Scaffale dopo scaffale, volume dopo volume, Yeongju avvia la sua nuova attività creando un luogo caldo e accogliente, dove i suoi clienti possano rifugiarsi. Ognuno con le proprie delusioni e i propri problemi. C’è Minjun, il barista che cerca di dare senso alle sue giornate; Jeongseo che usa il lavoro a maglia per sfogare la rabbia; Mincheol, un giovane pieno di dubbi e domande sul suo futuro; e infine Seungu, blogger e scrittore, che sembra avere un interesse particolare nei confronti della bella proprietaria.
Gestire una libreria non è però così semplice, e tra presentazioni, contenuti per i social e quotidiana amministrazione, il rischio è quello di perdere nuovamente l’equilibrio e farsi sopraffare, perciò è importante non perdere di vista l’obbiettivo: diventare una persona migliore.

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Lanzilotti님의 댓글

GiuseppinaLanzi 작성일

Questo libro mi è giunto come dono la dedica recita 'Natale 2024' ed è rimasto lì ad aspettarmi con tutta la tranquillità che dalle sue pagine trasuda. Il suo momento è arrivato e l'ho letto lentamente. All'inizio ho seguito il ritmo dei capitoli numerosi ma brevi. Mi dicevo due o tre pagine al giorno si faranno leggere anche in mezzo ai mille problemi e così è stato. Poi una domenica mi son lanciata sul divano e non mi son alzata più perché volevo capire il punto di arrivo. 40 mini capitoli che mi sono immaginata come 40 puntate da mezz'ora di un drama perché l'ho trovata una lettura molto profonda ma anche molto visiva. Ho immaginato a modo mio questo locale in questo quartiere di Seoul . Un locale che si trasforma in una libreria. Un desiderio di bambina che diventa realtà.
Il mood del libro è sicuramente quello del riposo e della lentezza ma come dire questa è la scenografia di un terremoto interiore. E se molti lo hanno trovato curativo e di sollievo io l ho trovato terribilmente realistico rispetto alle conclusioni talvolta amare che la vita ci costringe a trarre.
La prima.  Fare tutto ciò che ci vien detto di fare per essere ragazze in gamba, donne in gamba, lavoratrici in gamba, quasi mai porta conforto e soddisfazione. Yeongju, la protagonista, per arrivare a poter mettere in piedi il suo sogno di avere una libreria è passata per un potente esaurimento ed ha dovuto spogliarsi di tutto ciò che aveva costruito sino a quel momento. Se n'è liberata perché la stava soffocando.
La seconda.  La rinascita di una persona puo' avvenire sotto mille forme ma attenzione ai sogni perché anche realizzarli può trasformarsi in un boccone amaro. Yeongju dice " non è che non avere sogni non sia importante, ma la vita è troppo complicata per essere semplicemente felici una volta realizzato qualcosa che si desiderava" .
Yeongju aveva il lavoro  in azienda che il suo barista Minjun ( brillantemente laureato ) ha continuato a ricercare vanamente per due lunghi anni ma nessuno puo' garantire mai che trovare quello desideri o che altri hanno desiderato per te sia veramente la tua strada. E allora la propria strada come la si trova? Ascoltandosi nel tempo e confrontandosi con gli altri. La libreria di Yeongju era un luogo per isolarsi e infilare il naso tra le pagine, per non guardare fuori, ma in realtà per i suoi frequentatori abituali è diventato un luogo di conforto e anche di socializzazione. Tra un caffè ed una sferruzzata ognuno li dentro sentiva di aver ritrovato la sua dimensione.
È la prima volta che in un contesto coreano sento parlare di downshifting ovvero di fare un passo indietro, di rinunciare a correre per la carriera per seguire una passione totalmente diversa dal proprio lavoro. Seungu è stato per me un personaggio davvero importante.
È la prima volta che sento ammettere candidamente che nel " nostro Paese ( in Corea) " diamo troppa importanza al legame di sangue. " faremmo di tutto per il bene della nostra famiglia, anche se ciò significasse trasformarci in mostri". ( chissà perché ho pensato a Bong Joon Ho ).
È la prima volta che in un racconto coreano mi sembra di percepire che il morale della favola sia " vince chi molla". Ma per me questo libro ha rappresentato assolutamente questo. E l' ho amato per questo motivo.
Un rapper coreano in una botta e risposta coi suoi fan nel 2020 disse : ragazzi devo leggere i libri, adoro leggere i libri, perché altrimenti cosa metterei nei testi delle canzoni?
Nelle primissime pagine di questo romanzo  sono rimasta folgorata da un passaggio " i libri non ci elevano al di sopra degli altri. Mi sembra piuttosto che ci aiutino a stare ' accanto ' a loro."
Da amante della lettura in tenera eta' come Yeongju sono grata di aver ricevuto questo dono e doppiamente grata perché questo romanzo sia arrivato in Italia.

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Savarin님의 댓글

Alice 작성일

Con un passato da ingegnera informatica a Seul, l’autrice Hwang Boreum (황보름) si è dedicata alla stesura del suo primo romanzo “Libreria Hyunam-Dong: Rimedi per l’Anima” (titolo originale: “어서 오세요, 휴남동 서점입니다”) che le richiese solamente tre mesi. Il romanzo fu inizialmente pubblicato su una piattaforma online (Brunch — 브런치) nel 2022 e, tramite la partecipazione ad un concorso, fu pubblicato ufficialmente, ottenendo un notevole numero di vendite in un ristretto lasso temporale, portandolo ad essere tradotto in diverse lingue. L’edizione inglese, tradotta da Shanna Tan per la casa editrice Bloomsbury, risale al 2024, mentre la prima edizione italiana a cura di Mary Lou Emberti Gialloreti per Giunti Editore è stata pubblicata ad ottobre 2024. 

Il libro presenta una narrazione principalmente lineare, con alcuni capitoli contenenti brevi flashback fondamentali per comprendere lo sviluppo dei personaggi.

Questo libro viene spesso definito un “romanzo terapeutico o curativo” in quanto fornisce una visione sulla vita tesa a confortare il lettore. Leggere degli squarci di vita quotidiana (dall’inglese: slice of life) di personaggi non eroici che affrontano i loro problemi e i loro dubbi andando avanti un passo alla volta proietta il lettore in una mentalità totalmente diversa da quella a cui siamo abituati oggigiorno: di fronte ad una società in cui produttività e frenesia sono reputate fondamentali e addirittura indispensabili se non si vuole essere lasciati indietro, questo romanzo ci ricorda che è anche giusto rallentare per scoprire se stessi e per trovare il proprio posto nel mondo. In questo romanzo, infatti, si può trovare il tema della “found family”, un gruppo di persone che si sentono a proprio agio insieme e si sentono supportati e benvoluti nonostante il loro “essere diversi” dagli standard della società: un gruppo di soli che si ritrova in un’isola di pace quale è la libreria. 

All’interno del romanzo non vi è raccontata una vera e propria “storia di un personaggio”, poiché vengono trattate le vicende di più personaggi che si intrecciano e si sviluppano ad ogni pagina. 

La protagonista del libro è Yeongju, una donna che ha sempre avuto la passione per la lettura e che, di fronte ad un burnout dovuto alle pressioni familiari e lavorative, ha impulsivamente deciso di lasciarsi tutto alle spalle per dedicarsi al suo sogno: aprire una libreria. Intorno a lei iniziano a gravitare gli altri personaggi: fin dall’inizio compare la figura di Minjun, un trentenne deluso dalla sua vita lavorativa, che viene assunto come barista all’interno della libreria. Successivamente possiamo incontrare personaggi di diverse età e di diversi background che mostrano al lettore come ci si potrebbe sempre trovare in un momento di difficoltà, indipendentemente da età, genere e passato. Un ragazzino che non ha alcun interesse nello studio; una donna che si è licenziata dal suo ennesimo lavoro precario; una donna con un matrimonio in crisi; un ex ingegnere che ha preferito dedicarsi alla lingua coreana e alla scrittura: ognuno di loro, per un motivo o per l’altro, troverà il proprio posto all’interno della libreria. La vera protagonista del libro è, infatti, la libreria stessa: la storia che viene raccontata è la sua poiché il testo si concentra sul suo sviluppo nel corso del tempo. È quasi come se la libreria fosse la culla delle relazioni, il nido dove i personaggi trovano conforto e dove si riuniscono per avere delle ore di calma. 

All’interno del romanzo si parla spesso di felicità: che cos’è e come si ottiene? È più giusto rinunciare alla carriera e alla famiglia per seguire il proprio sogno o rinunciare al proprio sogno ma perseguire una carriera che renda felice la famiglia? I personaggi ne discutono spesso e, mentre nel corso del libro la loro risposta è quella di poter ottenere la felicità solamente rinunciando a qualcosa, alla fine imparano che non è per forza necessario fare delle rinunce per essere felici. 

In una società punteggiata da guerre, problemi economici e lavorativi, spesso i giovani non riescono a riporre grandi speranze nel futuro a causa dello sviluppo di tecnologie che stanno togliendo sempre più posti di lavoro e datori di lavoro che pretendono il massimo al minimo del salario; tuttavia, ci sarà sempre una speranza data dalle passioni e dal duro lavoro. L’essere umano non è perfetto e farà sempre errori, quindi perché rinunciare a qualcosa solo perché qualcuno ci dice che la nostra scelta non si adegua alle norme sociali?