Romanzi Il minimarket della signora Yeom불편한 편의점
Kim Ho-Yeon   |   김호연
본문
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TitoloIl minimarket della signora Yeom
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AutoreKim Ho-Yeon
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TraduttoreClaudia Soddu
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Casa EditriceSalani
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Anno di pubblicazione2024
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GenereRomanzi
A proposito di mia figlia
25.05.13 Articolo successivoA Jeju nasce il vento
25.05.13댓글목록

Trombin님의 댓글
Enrico79 작성일
Il racconto delle storie dei dipendenti e dei clienti del minimarket approfondisce molto le difficoltà legate a vite non sempre facili, piene di sfide e difficoltà, in cui l’unico fine sembra quello di condurre un’esistenza apparentemente dignitosa, non importa se e quanto felice. Queste vite così complesse e fragili sembrano tuttavia essere in attesa di qualcosa che ne migliori l’essenza stessa. Ma non qualcosa legato alla dominante apparenza o all’agognata serenità finanziaria, ma connesso ad un elemento sociale più profondo e viscerale: l’apertura e l’ascolto dati da una persona, un proprio simile che affronta gli stessi drammi quotidiani e ne condivide le difficoltà e le ansie, fosse anche dalla persona più umile e considerata meno rilevante. Perché quando l’apparenza lascia il posto all’essenza dell’essere umano, esce chi siamo veramente, non chi appariamo o vogliamo sembrare di essere.
La storia del protagonista Dokko in particolare mi ha molto commosso perché per me è sintomatica del fatto che nella vita possa capitare di commettere errori, di smarrirsi, di rimanere soli, di perdersi in maniera apparentemente definitiva…ma che alla fine un’azione buona chiama un’altra azione buona. Ed il gesto di ascolto e di aiuto di una persona, generi e moltiplichi la generosità e l’altruismo altrui, facendo sì che il buono delle persone esca sempre e vinca su tutto il resto. A volte basta rallentare, attendere, ascoltare, donare un sorriso, un po’ di compagnia durante un pasto anche a chi è lontano e sembra indifferente. Ed ecco che col giusto tempo emerge sempre il vero lato positivo nascosto dentro ciascuno di noi. Perché spesso l’apparenza non coincide con la sostanza più intrinseca. Quest’ultima si nasconde in fondo a noi e talvolta può bastare un “taglio di barba e una maglietta pulita” per farla emergere, altre volte necessita di un “toshirak gourmet” accompagnato da po’ di compagnia, una confidenza ed una parola di supporto. Il nostro lato più intimo ed autentico può essere nascosto e sopraffatto dalla vita di tutti i giorni, dalla frenesia del lavoro, degli impegni, dalla tensione all’avere successo, dal potersi permettere qualcosa di superfluo da esibire…fino al punto di rottura in cui ci si accorge che quello non è vivere ma sopravvivere, non è fruire appieno del dono straordinario della vita ma semplicemente apparire felici e superficialmente realizzati. E allora l’unica vera conquista è ritrovare intimamente una dimensione umana, famigliare, autentica e contrastante col 빨리 빨리 delle metropoli e più a misura d’uomo, di famiglia, di affetti ed amicizie. Una dimensione che consenta di ritrovare gli equilibri e la più interna serenità individuale che ci consenta di ripartire, di donare e vivere serenamente con se e con gli altri ogni fase della nostra vita. Ed è quando fai del bene e ne vedi sugli altri le trasformanti conseguenze che ti accorgi che veramente puoi dire di aver vissuto e contributo a far ritrovare la via e la vita a chi l’aveva temporaneamente smarrita per un contesto competitivo che nelle sue estremizzanti conseguenze tende a materializzare e monetizzare i desideri, arrivando talvolta a relegare l’umana solidarietà ad un superfluo contorno.



