Saggistica La scomparsa dei riti: Una topologia del presente리추얼의 종말: 삶의 정처 없음을 어떻게 극복할 것인가

Han Byung-Chul   |   한병철

본문

  • Titolo
    La scomparsa dei riti: Una topologia del presente
  • Autore
    Han Byung-Chul
  • Traduttore
    Simone Aglan-Buttazzi
  • Casa Editrice
    Nottetempo
  • Anno di pubblicazione
    2021
  • Genere
    Saggistica
L’odierna ossessione per un’autenticità fondata sul narcisismo dell’Io, la costante ricerca del nuovo e dell’inedito, la bulimia consumistica dell’usa e getta che pervade ogni ambito determinano, nei rapporti e nelle pratiche che caratterizzano la società contemporanea, una sempre piú evidente e sintomatica scomparsa delle forme rituali. Tuttavia, la struttura immutabile e ripetitiva, cosí come la teatralità dei gesti e l’attenzione riservata alla “bella apparenza”, conferiscono ai riti un potere simbolico profondamente unificante. Il silenzio, il raccoglimento, il senso di sacralità necessari allo svolgimento del rito fondano un legame tra il sé e l’Esterno, tra il sé e l’Altro – i riti “oggettivano il mondo, strutturano un rapporto con il mondo”, creando una comunità anche senza comunicazione.
A questa comunità senza comunicazione, propria della società rituale, Han contrappone la comunicazione senza comunità, quel “baccano” in cui, in una società sempre piú atomizzante, il soggetto si esprime e “si produce” ritrovandosi a girare a vuoto attorno a se stesso, privo di un mondo e di reali interazioni. Per infrangere questo cortocircuito, e all’interno di una piú ampia critica delle patologie del contemporaneo, Byung-Chul Han propone un recupero del simbolismo dei riti come pratica “potenzialmente in grado di liberare la società dal suo narcisismo collettivo”, riaprendola al senso di una vera connessione con l’Altro – e reincantando il mondo.

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