Romanzi In Forme보행 연습
Dolki Min   |   돌기민
본문
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TitoloIn Forme
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AutoreDolki Min
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TraduttoreLia Iovenitti
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Casa EditriceADD Editore
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Anno di pubblicazione2025
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GenereRomanzi
Dalla sua prospettiva mostruosa (almeno secondo i canoni umani), riesce a cogliere l’insensatezza delle convenzioni sessuali, la solitudine dilagante, il desiderio inappagabile dei corpi costretti a muoversi in una società repressa. Creatura lussuriosa e scorretta, ci restituisce un’immagine lucida e ironica dell’umano che di rado riusciamo a scorgere.
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Cicchiello님의 댓글
Alina 작성일
"Che vi piaccia o no, sono entrato nei vostri pensieri. Vi siete un po' abituati a me. Possiamo dire che mi sono insinuato nelle vostre vite? No? Be', almeno per i prossimi quattro giorni vi rimarrò in testa."
Ed è probabilmente vero: rimarrà in testa. In Forme è un romanzo strano, crudo e sorprendente, difficile da lasciare andare. La creatura protagonista dialoga con il lettore e si fa seguire nelle sue giornate ripetitive di caccia-incontri sessuali-uccisioni e nei suoi pensieri. E nel portare avanti questo dialogo mette in luce tutta una serie di contraddizioni, di limiti, di catene in cui la società in un certo senso ci intrappola.
Dovrebbe forse essere difficile empatizzare con un alieno che si ciba di carne umana e che nel corso della narrazione non fa mistero del suo giudizio negativo e delle sue pulsioni violente nei confronti della nostra specie, eppure ciò che emerge è il suo forte senso di solitudine e la disperazione di non avere via uscita dal pianeta.
La creatura ha limiti oggettivi dettati dalla sua biologia: una creatura mutaforma che patisce la gravità terrestre e da cui si sente schiacciata quotidianamente, che per poter cacciare deve consumare enormi quantità di energie per fingersi umana. In un loop doloroso e faticoso, che la porta sempre di più a provare rabbia e rancore per questa sua situazione. Ma allo stesso tempo nel corso della lettura è sempre più evidente quanto desideri l'amore e la compagnia, un senso di appartenenza, che forse acuisce ancora di più il dolore dato dalla consapevolezza di non poter trovare suoi simili né accettazione di alcun tipo da parte degli umani.
Si tratta di una creatura intrappolata su un pianeta rigido per le sue leggi fisiche e rigido per le sue leggi sociali. Non ha scampo né possibilità di quiete e può solo tentare di sopravvivere.
Ho molto apprezzato le illustrazioni presenti all'interno del libro, opera sempre di Dolki Min, e come anche il testo abbia rappresentato la fluidità della creatura protagonista: nelle parti in cui è nella sua forma originale il testo non segue più i margini della pagina, ma diventa un'onda, e quando invece riprende la forma umana, quando è di nuovo ingabbiata, ecco che il testo torna a essere giustificato e a seguire i margini.
L'alieno è chiaramente un espediente letterario che permette di poter fingere uno sguardo e giudizio esterno sul nostro mondo e sulla nostra società. Non è difficile fare il passo successivo: le difficoltà vissute dalla creatura in realtà sono le difficoltà delle persone intorno a noi, se non di noi stessi. La gabbia rigida della società ci avvolge tutti e c'è chi ci si adatta più agevolmente e chi invece si ritrova soffocato. Sarebbe bello immaginare invece una società che si prende cura di tutti senza fare distinzioni ed emettere giudizi, in cui nessuno debba sentirsi fuori posto. È questo che mi ha colpito di tutto il romanzo: l'inevitabilità di pensare che, nel leggere la vita di una creatura aliena, in realtà si sta leggendo un qualcosa che non è poi così alieno.


