Mi piacerebbe leggere questo libro perché mi incuriosiscono molto i rituali sciamanici

Questo libro potrebbe essere molto interessante ed intrigante in Italia, in primis perché il crescente interessamento alla Corea del Sud porta a voler conoscere ogni aspetto di essa. Su una nota piattaforma mondiale di K-drama e film questi generi sono ai primi posti. Potrebbe diventare anche ottimo per una sceneggiatura. Da "fan" come me, che si è appassionata alla Corea del Sud, per la lingua, la cultura, l' arte e le tradizioni, l' approccio anche più dettagliato dei rituali e delle malattie tipiche che portano alla noncuranza di esse potrebbe essere un tema davvero eccellente da leggere, vedere, comprendere e per far riflettere. La Corea del Sud è amata nel mondo per tantissimi aspetti e a tutte le età. Un tema del genere potrebbe coinvolgere dai giovanissimi ai più adulti. La curiosità spinge sempre oltre.  Se non dovesse vincere lo leggerò in inglese. Vorrei precisare che è interessante soprattutto perché vi è la contrapposizione di rituali sciamanici all' antropologa che non crede ad essi, fino ad addentrarsi nella "Follia", tema molto amato in Italia. Molti poeti ed artisti famosissimi non più in vita hanno lottato con la follia. Questo tema li ha in parte resi più enigmatici a parte le loro capacità eccelse. Dunque sono convinta che questo libro possa essere molto apprezzato nel mio Paese.

Trovo che il tema dello sciamanesimo sia molto interessante e che rappresenti uno tra gli aspetti più affascinanti della Corea (o almeno dell'immagine che me ne sono costruita) e cioè la convivenza tra valori, tradizioni e credenze "del passato" e una società per altri versi ultra moderna e competitiva, che è stata capace di trasformarsi in modo radicale nel giro di pochi decenni, diventando una sorta di mondo del futuro (dal punto di vista della vecchia Europa). La protagonista è un'antropologa, quindi una persona interessata alla "diversità", ma viene descritta come una giovane ricercatrice scettica, espressione delle nuove generazioni, cresciute nella nuova Corea. Tuttavia, nel corso della storia, la giovane donna dovrà fare i conti con l'irrazionale che è presente in lei e nella storia della sua famiglia, così come in ognuno di noi.

Alien Gods è un romanzo che toglie il confine tra fede, follia e identità, spingendo la narrativa coreana contemporanea verso un territorio nuovo, dove l’antropologia incontra il sacro e la mente diventa campo di battaglia. Lee Suhyeon racconta la storia di Minsuh, una giovane ricercatrice razionale fino all’ossessione, costretta a guardare nell’abisso del mito che studia. Il risultato è un viaggio allucinato e magnetico che unisce l’analisi accademica alla poesia mistica.

Tradotto da Anton Hur, voce impeccabile della nuova letteratura coreana globale, Alien Gods intreccia la modernità laica con la persistenza del soprannaturale, riportando al centro l’elemento più coreano di tutti: il conflitto tra logica e spirito, progresso e destino. È un romanzo che non si accontenta di raccontare la Corea: la interpreta come simbolo universale della tensione tra razionalità e perdita di sé.

In Italia, dove la narrativa spirituale è spesso confinata all’esotismo, un testo come Alien Gods servirebbe a rompere la superficie. Perché non parla di dèi alieni, ma di noi, di quanto poco conosciamo i nostri.

Tra i libri proposti, credo che uno di quelli che sarei maggiormente curiosa di poter leggere in italiano sia "Alien Gods" di Lee Suhyeon. Lo sciamanesimo e le figure delle "mudang" rappresentano ancora oggi una componente profondamente radicata nella cultura della Corea del Sud. Nonostante la forte spinta verso il progresso tecnologico ed economico, il Paese del calmo mattino ha mantenuto un legame vivo con queste antiche credenze, rispettate e praticate da milioni di fedeli, indipendentemente dal loro credo religioso. Penso che il romanzo di Lee Suhyeon possa offrire uno sguardo penetrante su questo aspetto della cultura coreana, rivelandone luci e ombre, i legami con il passato e le contraddizioni del presente. Con una narrazione che immagino perturbante e affascinante, la protagonista, una giovane donna di scienza, una studentessa di antropologia, valicherà i confini della razionalità addentrandosi nel mondo del soprannaturale.

Nonostante vi sia un crescente interesse verso la Corea del Sud, ancora si sa poco sulla sua cultura.
Il romanzo “Alien Gods” presenta vicende legate alle credenze e usanze dello sciamanesimo in Corea in modo avvincente così da essere al contempo sia educativo che d’intrattenimento e dunque adatto ad un pubblico generale.
Le caratteristiche dello sciamanesimo coreano sono per lo più sconosciute all’individuo occidentale comune. Trovo interessante andare alla scoperta di questi aspetti culturali così lontani dai nostri ed è affascinante vedere come queste tradizioni siano state mantenute nel tempo in un paese che, negli ultimi decenni, è cambiato in modo così radicale. Questo è solo uno dei tanti modi in cui possiamo assistere alla co-esistenza della tradizione e la modernità in Corea.
La protagonista del romanzo vive nel mondo attuale ed è caratterizzata da quello scetticismo moderno verso il soprannaturale. Attraverso i suoi studi, apprende sempre di più sullo sciamanesimo ed esso arriva a cambiarle la vita.
Leggendo questo romanzo, il lettore può rivedersi nella protagonista nei suoi dubbi iniziali e compiere con lei il suo stesso viaggio di scoperta.