Capitalists Must Starve체공녀 강주룡
Park Seolyeon   |   박서련
본문
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TitoloCapitalists Must Starve
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AutorePark Seolyeon
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TraduttoreAnton Hur
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Casa EditriceTilted Axis Press
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Anno di pubblicazione2025
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GenereRomanzi coreani ancora inediti in Italia
댓글목록

Elena님의 댓글
작성일Mi piacciono le storie dove le protagoniste sono donne uniche nella loro forza e nella loro fragilità, donne che si oppongono con coraggio ad un mondo "deciso a zittirle".

Daniele Di Pasquale님의 댓글
작성일Voto per Capitalists Must Starve perché sono convinto che possa avere in Italia lo stesso impatto dirompente di opere come Parasite o del recente No Other Choice. L'incredibile successo di queste storie dimostra che il pubblico italiano è pronto e desideroso di opere coreane che uniscano una narrazione potente a una profonda critica sociale. Da lettore che ama spaziare dai classici come La storia di Hong Kiltong alla sensibilità di autrici come Han Kang, spero che quest'opera possa avere un suo spazio sugli scaffali italiani. Portare questo libro in Italia non sarebbe solo un valore aggiunto per qualsiasi catalogo, ma cavalcherebbe il trend globale che vede la cultura coreana stimolare il pubblico occidentale a riflettere sui problemi della propria società. È una storia femminista e di lotta di classe che parla al nostro presente e merita di essere scoperta anche in lingua italiana.

Alice님의 댓글
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Ho scelto questo libro perché, dopo averne letti tanti Coreani, rivedo in questo ciò che ho amato in Pachinko, La danzatrice di Seoul, La Vegetariana, KimJyoung nata 1982 e molti altri.
L’abilità delle autrici coreane nel descrivere la vita e la condizione della donna in Corea, spesso e volentieri anche attraverso il lato storico, è incredibile e credo che più persone dovrebbero conoscere tutti i lati di questo paese che spesso ci arriva solo in una visione patinata come quella del Kpop o dei Kdrama. Le premesse di questo in particolare sono anche divertenti e non c’è modo migliore della satira per portare un cambiamento positivo nel nostro modo di pensare. Il titolo poi mi sembra sufficientemente esplicativo e forte del contenuto, cosa che potrebbe attirare molte persone a un romanzo che non si aspettano.
Davvero un titolo interessante che, qualora non venisse scelto, andrò a recuperarmi sicuramente in lingua inglese.

Sera님의 댓글
작성일Dopo due tesi universitarie sul femminismo in Asia, non ho potuto non notare "Capitalists Must Starve" di Park Seolyeon. Già dal titolo traspare il carattere della protagonista, che si prospetta una donna forte, determinata e dal coraggio fuori dal comune. E proprio queste caratteristiche sono fondamentali se si desidera conquistare lo spazio che spetta all'interno di una società che ti vorrebbe tacita e obbediente. La lotta della protagonista non è la lotta di un singolo, ma il grido di un intero genere contro l'ingiustizia. Pur trattandosi di romanzo storico, credo offrirà numerosi sputi di riflessione anche sul presente e il fatto che l'autrice, pur avendo trascorso la maggior parte della sua vita in Corea, provenga da un ambiente internazionale, aumenta la mia curiosità su come tratterà, nel romanzo, la problematica anticipata. Spero che il libro verrà tradotto in italiano, ma, se ciò non dovesse accadere, penso verrebbe la pena leggerlo in inglese.

Baroli님의 댓글
countingstars 작성일
Capitalists Must Starve è il tipo di romanzo che manca nel panorama editoriale italiano: feroce, vivo, e irresistibilmente umano. Ambientato nella Corea sotto occupazione giapponese, racconta la ribellione di una donna che osa esistere in un mondo che la vorrebbe invisibile — una voce tagliente come la penna di Atwood, ma con l’anima struggente di Pachinko.
È un affresco storico che non si limita a ricostruire un’epoca, ma la reinventa dal punto di vista di chi, troppo a lungo, è rimasto ai margini. Tra sarcasmo, desiderio e lotta di classe, l’autrice trasforma la condizione femminile in una rivoluzione intima e politica insieme. Pubblicarlo in Italia sarebbe non solo un atto editoriale coraggioso, ma necessario: perché parla di libertà, di resistenza, e del diritto di una donna di ridere — anche quando il mondo le ordina di tacere.

Virginia님의 댓글
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Mi piacerebbe che Capitalists Must Starve venisse tradotto in italiano perché, anche solo leggendo la sua trama, si percepisce la potenza di una storia che parla di coraggio, di ribellione e della forza silenziosa con cui le donne, in ogni tempo e luogo, hanno saputo resistere. L’idea di un’eroina che, nella Corea sotto occupazione giapponese, sceglie di non piegarsi, di amare e di farsi spazio in un mondo che la vuole muta, risuona profondamente anche nel nostro presente.
Viviamo in un’epoca in cui si parla spesso di uguaglianza di genere, ma in cui molte donne continuano a scontrarsi con limiti invisibili: nel lavoro, nella rappresentazione, nelle aspettative sociali. Per questo sento che un romanzo come Capitalists Must Starve potrebbe toccare corde molto attuali, ricordandoci che la libertà non è mai un punto d’arrivo, ma una conquista quotidiana, personale e collettiva.
Tradurre quest’opera in italiano significherebbe offrire ai lettori non solo una storia potente, ma anche una prospettiva nuova: quella di un femminismo che nasce da un contesto diverso dal nostro, ma che ci parla con una voce sorprendentemente familiare. È una storia che attraversa il dolore e la speranza, la durezza della realtà e l’ironia come forma di resistenza e proprio per questo può ispirare chi oggi cerca nelle parole la forza per cambiare le cose.
Credo che leggere storie come questa serva a ricordarci quanto la letteratura possa unire culture lontane e, allo stesso tempo, darci strumenti per riflettere su noi stessi. Portare in Italia Capitalists Must Starve sarebbe un modo per allargare il nostro sguardo e accogliere una voce femminile che ha molto da insegnarci sul coraggio di essere libere.
Vorrei poterlo leggere in italiano per la sua capacità di intrecciare memoria storica e attualità, offrendo una narrazione femminile intensa e necessaria, capace di parlare al cuore e alla coscienza dei lettori di oggi.

Chiara님의 댓글
작성일Scelgo Capitalists Must Starve perché offre al lettore la possibilità di viaggiare a ritroso nel tempo e di conoscere da vicino, attraverso le vicende personali di una donna come tante, una delle pagine più dolorose e cupe della storia coreana. L'occupazione giapponese porto' con sé orrori, rinunce, umiliazioni eppure la Corea e il suo popolo seppero contrastare l'oppressore con resilienza e tenacia.. La protagonista incarna lo spirito di quel tempo e la sua storia individuale è un atto di resistenza civile poiché, in un tempo in cui il terrore predomina, mostrare la propria umanità e le proprie emozioni è un gesto coraggioso che sfida il potere costituito. Ogni singolo individuo scrive la Storia e la Storia della Corea di oggi, quella che tutti conosciamo, è stata scritta dalle esistenze di quelle donne e di quegli uomini che vissero in quel tempo così cupo. Da leggere assolutamente perché la memoria storica ha un valore inestimabile per il nostro presente e il nostro futuro.

Rigo님의 댓글
Teodoro_M 작성일
Questo romanzo mi ha colpito perché si basa su una figura realmente esistita: Kang Ju-ryong, una donna che ha avuto il coraggio di sfidare la società del suo tempo.
Molti considereranno quest’opera come un testo di letteratura femminista, ma io credo che vada oltre: contiene anche una riflessione sociologica profonda sul rapporto tra individuo e collettività.
Nella storia — come nella realtà — Kang Ju-ryong impone la propria volontà a una società che non le concede voce né scelta. È una figura che, con la sua azione e la sua ostinazione, mette in discussione i confini del “contratto sociale”.
Ma alla fine, la sua ribellione non trova risposta, e la sua determinazione si trasforma in disperazione.
Ho provato una profonda ammirazione per il suo coraggio, ma anche una tristezza inevitabile: la storia sembra dirci che chi osa sfidare l’ingiustizia spesso paga un prezzo troppo alto.
E forse, ciò che rimane è una domanda ancora aperta: fino a che punto possiamo restare fedeli ai nostri ideali, senza essere distrutti dalla realtà?

Molinari님의 댓글
Cecilia 작성일Sono molto interessata a leggere Capitalists Must Starve tradotto in italiano perché sono convinta che possa offrire uno sguardo vivido e umano su un momento cruciale della storia coreana (l’occupazione giapponese) lontano dall’immagine patinata o idealizzata del Paese che spesso ci arriva. Attraverso la storia di una giovane donna lavoratrice, il romanzo esplora temi come la lotta sociale, la resilienza e la nascita della consapevolezza politica e femminista. Per chiunque sia affascinato dalla storia della Corea e dalla forza del suo popolo, questa lettura si fa preziosa e significativa.


