A Thousand Blues천 개의 파랑
Cheon Seon-ran   |   천선란
본문
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TitoloA Thousand Blues
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AutoreCheon Seon-ran
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TraduttoreChi-Young Kim
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Casa EditriceDoubleday
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Anno di pubblicazione2025
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GenereRomanzi coreani ancora inediti in Italia
2035: all’ombra di un ippodromo, due sorelle crescono aiutando la madre nel piccolo caffè locale, famoso per il suo ramen. La vita familiare è tutt’altro che serena, soprattutto quando una delle due perde il proprio lavoro a causa di un automa.
Quando le sorelle scoprono che la loro amata cavalla da corsa, Today, sta per essere mandata al macello dopo una vita di gare estenuanti, decidono di salvarla a ogni costo.
Per ricordarle i tempi felici, escogitano un piano: farla correre un’ultima volta. Ma non sarà una corsa qualunque.
La alleneranno per correre la gara più lenta della sua vita.
Raccontato da una voce narrante insolita e indimenticabile, <A Thousand Blues> è un potente inno alla nostra umanità. Pieno di cuore, speranza e rabbia, è un libro da custodire, condividere e rileggere.
댓글목록

CRESPI님의 댓글
KATIUSCIA 작성일
Un romanzo che ha come protagonista un cavallo, Today, che corre la sua ultima corsa e due sorelle che vogliono riavvicinarsi scoprendo, grazie a Today, una visione più umana e affettiva delle cose.
L'ultima corsa del cavallo sarà, in realtà, una lenta gara che porterà i protagonisti verso un traguardo inaspettato e che, con rabbia e speranza, riempirà il loro cuore di un sentimento che trasformerà la sofferenza in umanità.
Un libro che fa piangere lacrime di gioia.

Giaccio님의 댓글
Dora 작성일
In un mondo che corre sempre più veloce, dove il lavoro sembra essere l’unica misura del nostro valore e finiamo per dimenticare chi siamo davvero, A Thousand Blues ci invita a rallentare. Attraverso la storia di due sorelle e della loro amata cavalla da corsa Today, il romanzo ci ricorda che anche dalle perdite e dalle difficoltà possono nascere nuove possibilità: occasioni per fermarsi, respirare e riscoprire ciò che conta davvero.
Gli affetti, i ricordi, la natura, sono queste le cose che ci restituiscono la nostra umanità. L’amore, in tutte le sue forme, anche quello per un animale che ci ha donato felicità e affetto, è il filo che ci lega alla vita.
Today, la cavalla protagonista, con la sua “gara più lenta”, diventa un simbolo potente: ci insegna che non sempre vincere significa arrivare primi, ma saper viaggiare al proprio ritmo.
Un libro delicato, malinconico e pieno di speranza, che ci ricorda quanto sia importante, ogni tanto, imparare a correre piano.

Martinez님의 댓글
Melissa 작성일
A Thousand Blues – L’umanità che vibra tra i circuiti
Amo la letteratura coreana per la sua capacità di unire delicatezza e profondità, e da lettrice di Summer Outside (바깥은 여름) di Kim Ae-ran ho scoperto una voce capace di raccontare la complessità delle relazioni umane, la solitudine e la grazia delle piccole emozioni.
È con quello stesso sguardo che mi avvicino a A Thousand Blues di Cheon Seon-ran, intuendone la potenza e la bellezza, pur senza averlo ancora letto.
Dalla recensione emerge un romanzo in cui la tecnologia diventa linguaggio dell’anima, dove robot e umani si intrecciano in una ricerca comune di senso. A Thousand Blues sembra trasformare un immaginario futuristico in una riflessione profondamente umana: i robot, costruiti per sostituire gli uomini nelle corse dei cavalli, finiscono per interrogarsi su cosa significhi davvero essere vivi. È una trama poetica che fonde immaginazione e tenerezza, malinconia e speranza, come se le emozioni di Summer Outside di Kim Ae-ran si riflettessero in uno specchio di metallo e luce.
Ogni “blue” del titolo sembra raccontare una sfumatura del sentire, una nota di malinconia e speranza che attraversa il cuore.
Portare A Thousand Blues al pubblico italiano significherebbe offrire una nuova voce capace di parlare d’amore, memoria e identità, con la poesia e la delicatezza tipiche della narrativa coreana contemporanea.
È un romanzo che promette di farci sentire — ancora una volta — profondamente umani.

Barbara님의 댓글
작성일Non è facile scrivere un romanzo in cui siano presenti i cavalli. Infatti l'occasione di scivolare sui molti stereotipi di genere è, come si suol dire, dietro l'angolo. Di solito ci si trova di fronte all'ennesimo destriero incidentato che viene rimesso in sesto e riavviato all'agonismo, oppure a improbabili giovani amazzoni che domano animali inavvicinabili con un paio di carezze. Invece no. Qui si impara la lentezza. Una lentezza salvifica, per gli umani e per i cavalli. Contro lo sfruttamento. Per la vita.

Bartolini님의 댓글
Cecibart 작성일Il punto di vista di una cavalla è uno spunto originale per descrivere una vicenda già ricca di pathos. Una corsa particolare, che segna la fine di un' esistenza e insegna la lentezza in un mondo travolto dalla fretta. Credo che anche per i lettori italiani sarebbe un piacere conoscere questa storia e lasciarsi commuovere dallo sguardo profondo di Today.

Enrico79님의 댓글
작성일Quando la velocità sembra un valore e la lentezza un limite, ti accorgi che è esattamente il contrario di ciò che ci rende "umani" nel senso più profondo del termine. Tornare ad una dimensione sentimentalmente autentica e solidaristica della vita è quello che ci distingue dalle performance delle macchine e può determinare la nostra gioia e la nostra soddisfazione più intima nei rapporti con tutti gli essere viventi, umani ed animali, con cui abbiamo la fortuna di venire in contatto durante la nostra effimera esistenza terrena, certificandone essere l'unica bussola e metro di valutazione della soddisfazione e realizzazione personale e di individui sociali.

Manuela Olivero님의 댓글
작성일Quando le cose sembrano perdute c'e' sempre una speranza all'orizzonte, una luce che coinvolge tutta la nostra vita Gli animali sono i nostri migliori amici che ci regalano sempre tenerezza e non ci abbandonano mai neanche nei momenti bui. Non chiedono niente ma regalano tanto amore.

Arandela-Romano님의 댓글
Maggie 작성일
Ho letto la versione inglese di A Thousand Blues di Cheon Seon-ran e mi ha colpita in modo profondo. È uno di quei romanzi che restano addosso, che continuano a muoversi dentro anche dopo la fine. Ambientato in un futuro prossimo, racconta la storia di due sorelle, Yeonjae ed Eunhye, che trovano un robot fantino dismesso, Coli, e una cavalla da corsa ormai inutile, Today. Quattro esseri ai margini che, contro ogni logica, riescono a costruire un piccolo spazio di libertà, affetto e dignità.
Non è un romanzo di azione o di invenzioni spettacolari. È un racconto intimo, fatto di silenzi, gesti minimi e sguardi. La tecnologia non è protagonista, ma diventa il modo per parlare di empatia, di fragilità e di cosa significa essere vivi. Coli e Today, un robot e una cavalla, incarnano la stessa domanda: cosa resta di noi quando non serviamo più?
La scrittura di Cheon Seon-ran è limpida e controllata, ma piena di emozione. Ogni frase ha un ritmo preciso, ogni dettaglio racconta qualcosa di più grande. La narrazione alterna diverse voci — umane e non — creando una coralità che dà profondità al racconto. Ho amato la delicatezza con cui l’autrice dà voce a chi di solito non ne ha: un animale, una macchina, una ragazza disabile. Tutti partecipano allo stesso bisogno di essere visti.
Leggendolo in inglese, ho pensato spesso a quanto questa storia parlerebbe ai lettori italiani. Ha la dolcezza e l’attenzione ai sentimenti della miglior narrativa asiatica, ma anche la lucidità e la forza simbolica che la rendono universale. È una storia che potrebbe toccare chiunque si sia sentito escluso, superato, invisibile.
Tradurre A Thousand Blues in italiano sarebbe un gesto importante. Non solo per far conoscere una delle voci più interessanti della nuova letteratura coreana, ma perché il romanzo affronta temi urgenti con semplicità e grazia: la disabilità, il lavoro, la velocità, la perdita di valore umano in una società che misura tutto in termini di utilità. È un libro che invita a fermarsi, a guardare con attenzione, a riscoprire la lentezza come forma di rispetto.
Mi è rimasto dentro per la sua sincerità e per la sua dolce malinconia. Non ha bisogno di effetti o di grandi rivelazioni: si muove piano, ma lascia un segno profondo. Credo davvero che A Thousand Blues meriti di arrivare ai lettori italiani. È una storia che parla di compassione e libertà, di ciò che siamo quando smettiamo di correre e impariamo di nuovo ad ascoltare.


